Ho recentemente avuto il piacere di partecipare alla trasmissione di TV2000 “In Cammino” per parlare di Comunità Energetiche Rinnovabili e, nello specifico, della loro declinazione Solidale adottata dal Progetto Lucensis (CERS), di cui sono Direttore.
Intervistati dal conduttore Enrico Selleri, io e Padre Giuseppe Buffon, decano della Pontificia Università Antonianum di Roma, abbiamo avuto modo di spiegare come le Comunità Energetiche Rinnovabili siano da un lato uno strumento efficace per il graduale raggiungimento di un’autonomia energetica, dall’altro come esse rappresentino un’opportunità concreta di sviluppo sostenibile nella sua triplice accezione economica, sociale e ambientale. Se io da un lato ho concentrato il mio intervento sulle CERS che stiamo promuovendo con l’Arcidiocesi di Lucca, Padre Buffon ha invece posto l’attenzione sulle implicazioni di Pace che le queste Comunità offrono, con un dovuto riferimento alle CERP e al ”Patto per una comunità energetica” siglato tra la Pontificia Università Antonianum e il Centro Islamico Culturale d’Italia – Grande Moschea di Roma a cui ho avuto l’onore di partecipare come relatore lo scorso 13 Marzo per parlare proprio del Progetto Lucensis.
Al convegno “Energie di Pace. Fare energia per la Pace” in cui il Patto è stato firmato, ho messo l’accento su come l’alleanza tra i Frati Minori e la Grande Moschea di Roma si pongano in continuità storica con due eventi del passato molto attuali: l’incontro, nel 1219, tra Francesco d’Assisi e il Sultano al-Malik al-Kamil a Damietta, e quello, nel 2019, tra Papa Francesco e il Gran Imam di al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, con la firma del “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” ad Abu Dhabi. Due momenti storici che dimostrano come il dialogo e il rispetto reciproco tra le fedi possano portare a una maggiore comprensione e tolleranza tra le comunità religiose.
Nel corso della trasmissione poi ho tenuto a sottolineare un’implicazione a mio parere molto importante delle CER: esse non sono solo strumenti per la transizione energetica in corso, ma rappresentano al contempo una risposta virtuosa all’inutilizzo di risorse immobiliari altrimenti costose. Sono infatti una fonte di finanziamento concreta per la cura della “casa comune”.
E’ in quest’ottica che il Progetto Lucensis si pone tra i suoi obiettivi la riqualificazione sostenibile del Seminario Arcivescovile di Lucca: un ripensamento della struttura da luogo deputato ad accogliere i giovani che si formavano al presbiterato, a Centro Pastorale della diocesi e luogo d’incontro per la condivisione e l’attuazione dei principi dell’ecologia integrale e dell’Appello di Taranto.
Nell’approfondimento girato proprio a Lucca, l’Arcivescovo di Lucca, Mons. Paolo Giulietti, e Massimiliano Muggianu, referente operativo del progetto, hanno spiegato non solo le innumerevoli potenzialità di questa imponente ristrutturazione, dall’installazione di pannelli fotovoltaici alle sperimentazioni di impianti micro-eolici. 
Il progetto è anche infatti un concreto esempio, “bandiera ed icona”, di quello che lo stesso Mons. Giulietti ha definito come “pellegrinaggio ecologico”: un percorso in continua evoluzione per il ripensamento delle pratiche interne alla comunità religiosa, che deve avere come meta “una Chiesa che si renda pienamente responsabile della custodia del Creato e che lanci un messaggio a tutta la società perché su questo tema che interessa tutti, tutti quanti ci troviamo a lavorare insieme” spiega l’Arcivescovo di Lucca.
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